Sono fatte da chi ha “buon cuore”

Le CPP non hanno una finalità compassionevole, non sono connesse a uno slancio pietoso o di buon cuore, ma devono essere affidate a un intervento qualificato professionale e specialistico, garantendo sempre e comunque interventi competenti e appropriati. Le CPP hanno una struttura e una solidità scientifica sanitaria e socio-sanitaria, che valorizza la multidisciplinarietà di tutti di professionisti coinvolti e migliora la gestione della complessità del percorso di cura.

La rete di CPP prende in carico il minore e la sua famiglia con rigore metodologico e un approccio multidisciplinare. L’equipe professionale, nella sua interezza, rappresenta un elemento centrale per una buona gestione del caso. Infatti, i bambini eleggibili alle cure palliative presentano bisogni fisici, psicologici, emotivi, spirituali e sociali di elevata complessità, ai quali solo personale esperto può dare risposte.

La formazione e l’aggiornamento di tutti coloro che si prendono cura del minore, compresi i caregiver e i volontari, sono necessari anche per gestire le paure, i conflitti, il carico emotivo e relazionale che l’esperienza e il contatto con la malattia, la morte, la perdita e l’abbandono, determina.

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